domenica 23 settembre 2007

Petoria @ Verla di Giovo

La serata era iniziata nel migliore dei modi grazie alla grigliata a casa di Lisa, dove la massiccia presenza di softgunners mi faceva ringraziare il cielo per la presenza del Fe e di Scola (ora si deve scrivere così a causa di un qualche giocatore di un non precisato sport in voga negli USA). La cena, innaffiata di birra da barilotto e salsa rosa, si è conclusa tra chiacchiere e infreddolimenti vari. Come ultimamente accade la domenica mattina i Nostri si recano in non palesate boscaglie a spararsi pallini di plastica e, per far fronte all'orario di adunata, diversi di loro preferiscono andare a dormire nonostante ci si possa apprestare a vivere il blasonato sabato sera.
Così la comunità si è divisa: Lisa, Goti e Scola Ps3 addicted a casa; Fe, Oskar, De+sboldra1, Spike+sboldra2 (gemellaggi politici con altri piccoli Stati indipendenti) e Lele alla Festa dell'Uva di Verla di Giovo (TN), loco noto per la morìa di parcheggi, che ci ha costretto a parcheggiare su isole semaforiche e tornanti di bassa campagna.
Il vino a basso prezzo ha portato l'oriundo petorio-bolognese Fe ad acquistare una bottiglia di vinello targato "Le terre di Lavisio" che ha innaffiato la serata di alcuni compatrioti, mentre altri si sono concessi il Nettare degli Dèi, notoriamente a base di luppolo. Questa pratica tribale è sfociata in un rito ancestrale: il ballo liscio.

Come potete vedere nel minuto album fotografico - gentilmente hostato da Dio Google su Picasaweb - ci mostra l'amore di un uomo per il suo imbuto e il suddetto rito, che ha creato non poco sconcerto tra i vetusti ballerini, ma tanta tanta ilarità tra noi Petoriani.
Ben presto l'attrazione per lo studio e il calcolo delle probabilità ha spinto il Fisico Diurno a gettarsi a capofitto nel gioco d'azzardo, che ci ha portato alla vittoria di un atlante 1998-1999 corredato di floppy disks dal valore Lit. 59000, un ventaglio, un pallone e una penna rigorosamente rossoneri, un pallone da spiaggia, un cestino, succhi e brioches.
Il ritorno a casa, come l'andata corredato da musica elettronica (grazie al Grande Ritorno della suddetta) è stato tranquillo.
Dopo questo pseudo-resoconto mi congedo, aspettando il ritorno dei softgunners, "pronto" per ascoltare i loro aneddoti pallinosi.

1 commento:

Scola ha detto...

ahahaha...

Rotolo...